Siete lo stesso coinvolti.
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Siete lo stesso coinvolti.

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Ho sempre amato De André per la sua capacità di concentrare in poche parole concetti in grado di superare il tempo e arrivare fino ai giorni nostri ancora densi di significato.In questi giorni continua a tornarmi in mente la Canzone del Maggio:
“Anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coinvolti”.

E penso a chi è corso a fare la spesa e ha svaligiato i supermercati riempiendosi casa con la qualunque, a chi ha intasato le consegne a domicilio di Esselunga, Carrefour, Amazon e via dicendo fino ad Aprile, a chi ha preso d’assalto le farmacie facendo scorta di mascherine, amuchina, alcol.

E penso a chi è positivo al tampone, a chi è a casa malato, a chi sta lavorando, a chi è anziano e no, non può accedere a quei servizi e a quei beni perché qualcuno ci si è buttato a pesce, prima.

La paura è brutta, ma saperla affrontare fa parte del vivere civile di cui ci piace farci vanto.

Se vi sentite tranquilli nelle vostre case, lontani dal contagio, bene.
Ma non sentitevi assolti, non puntate il dito verso chi è costretto ad uscire, che sia per fare la spesa o per lavorare; guardate la vostra paura, stipata nelle credenze insieme ai biscotti, e cominciate a farci amicizia.

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