Cronache della Quarantena #4
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Cronache della Quarantena #4

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– Carlo, ho deciso: esco
– Cosa? Sei pazzo!
– No, non posso più aspettare
– Ma…
– Devo andare a fare la spesa
– Sì, ma Giulio..
– Ci sono delle priorità nella vita
– Cosa è finito?
– Niente.
– Come niente?
– Non ti preoccupare
– Magari ho io qualcosa, se ti serve…
– No, piuttosto fammi un favore
– Dimmi
– Se non dovessi tornare…
– Giulio, meno melodrammatico eh.
– Dì a mia madre che la amo
– Va bene, sarà fatto.
– Grazie
– Per tua sorella, niente?
– In che senso?
– Devo dirle qualcosa?
– Che c’entra mia sorella?
– No niente, lascia stare.
– Ah, poi un’altra cosa
– Dimmi
– Puoi stamparmi l’autocertificazione?
– Quale vuoi? La uno, la due o la tre?
– Il comitato cosa dice?
– Il comitato?
– L’aiuto da casa?
– Giulio…
– Il 50 e 50 almeno…
– Ti stampo la 2, in medio stat virtus.
– Scrivici “improrogabili motivi”
– Spesa alimentare non va bene?
– Mi sembrava più drammatico così…
– Senti, devi andare al supermercato, mica in guerra eh. La lidl è qui a due passi
– Ma io non vado alla lidl
– Come non vai alla lidl?
– No, non mi piace.
– Ah, pure schizzinoso ora.
– Senti, dammi sto modulo
– Sta’ attento

Stacco

– Pronto
– Carlo, ehm..
– Giulio?
– Eh
– Dove sei finito?
– Lunga storia, senti…
– Cazzo
– Hai presente il modulo?
– Eh
– Non andava bene
– Come non andava bene?
– No, pare non fosse aggiornato all’ultima versione
– Ah
– Eh
– E per questo ti hanno fatto storie?
– No, in realtà no. Cioè..
– Giulio, parla più forte che non ti sento
– Sono nascosto in uno sgabuzzino
– Come in uno sgabuzzino?!
– Eh
– Come ci sei finito lì dentro?
– Allora, sono uscito per andare al supermercato
– E fino a qui, c’ero anche io.
– Eh… non la lidl però, quella non mi piace
– L’abbiamo capito tutti
– Per cui ho girato per andare al centro commerciale
– Giulio, ma è fuori dal comune
– Si lo so, ma aspetta
– Sono arrivato al centro commerciale e c’era una fila talmente lunga che iniziava nel nostro comune
– Ah, allora va bene
– Mi sono messo in fila, solo che non avanzava molto velocemente
– Eh
– Quindi mi sono messo a tossire
– GIULIO!
– Ma per finta…
– Eh, immagino.
– Però una signora mi ha minacciato con un ombrello
– Ci credo
– Quindi ho preferito andare via
– Ah, e sei andato alla Lidl allora
– No
– Sono andato all’altro supermercato che c’è in fondo al vialone, hai presente?
– Quello vicino alla stazione di benzina?
– Sì quello
– Solo che una volta che sono arrivato lì ho scoperto che la fila era quella dove ero già in coda
– E quindi sei andato alla lidl..
– No
– Non capisco cosa tu abbia contro la lidl
– Sono tedeschi
– E quindi?
– E quindi falsano le etichette dei prodotti
– Ma in base a cosa?!
– Se lo fai per le auto, lo fai per tutto.
– Giulio… pensi di dirmi cosa è successo o stiamo qui fino alla fine della quarantena?!
– Ah, come se finisse
– GIULIO!
– Ok, ok, te la faccio breve
– Deo gratia.
– Sono arrivato fino alla piazza con la fontana, e poi ho preso la via con gli alberi.
– Ah, sei andato al Carrefour alla fine
– Sì
– Solo che c’era la fila per entrare, ed era lunga
– Non mi dire che..
– No, non ho fatto niente. Cioè…
– Giulio…
– Ho solo finto di accompagnare il primo vecchio che c’era in fila
– Ma non si può entrare in due nei supermercati!
– Infatti, sono entrato io e gli ho detto di aspettarmi fuori
– Ah ti sei proposto di fargli la spesa?
– Non proprio. Cioè, lui crede di sì
– Giulio, ma come ti vengono certe idee?
– Mi sembrava funzionale
– Non ho parole…
– Comunque sono entrato, ho comprato quello che dovevo comprare, e poi sono andato verso le casse.
– Eh, meno male.
– Solo che lui era ancora fuori ad aspettarmi
– Eh, magari aspettava la sua spesa
– Non lo so, so che ad un certo punto mi si è avvicinata una guardia
– Eh?
– Eh, gli ho dato il modulo… dicendo che era del vecchio.
– Ma perchè?!
– Non so, ero preso dal panico
– Va beh, ma avevi la spesa no
– Più o meno…
– Come più o meno?
– Una cosa alla volta… comunque, la guardia è uscita dal vecchio
– Oh cazzo
– Già… e io sono scappato nello sgabuzzino.
– Ah
– Eh
– Ma da quanto sei lì?
– Non ne ho idea, a che ora sono uscito?
– Boh, saranno state le due
– Ora sono le 18. Sarà qualche ora
– Qualche ora?!
– Meglio essere sicuri
– Giulio, esci da quel cazzo di sgabuzzino e torna a casa
– E se c’è il vecchio?
– Gli chiedi scusa
– Ma che davvero?
– Giulio, ora attacco.
– Carl…
– No, ti aspetto a casa.

Stacco

– Carlo!
– Giulio, ce l’hai fatta…
– Eh, è stata dura…
– E il vecchio?
– Non so, non c’era più quando sono uscito
– E la guardia?
– Anche, aveva staccato
– Ah bene
– Sì bene
– Ma la spesa?
– Ecco qua
– Sei serio?
– Perché?
– Sei uscito per comprare un pacchetto di preservativi e un cucchiaio di legno?
– Sì, ma in realtà i preservativi non mi servivano
– Ah
– Eh
– E perché li hai presi?
– Perché solo il cucchiaio sembrava sospetto!
– Sospetto?
– Per il vecchio…
– Ma poi, cosa te ne fai del cucchiaio che non cucini!
– Non mi serve per cucinare!
– Ah no?
– No
– E per cosa?
– Per fare il flashmob.

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