Cronache della Quarantena #10
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Cronache della Quarantena #10

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– Ciao Giulio!
– Carlo!
– Dove sei stato?
– In giro
– In giro?
– Eh, in giro!
– Ma non si può, poi figurati a pasquetta!
– Ma io potevo
– Ah, dici?
– Fidati
– Comunque non sono riuscito a fare la spesa
– Non ti preoccupare
– Eh ma non abbiamo quasi più da mangiare
– Non ti preoccupare, ti ho detto. Come mai non sei riuscito?
– Eh, ho provato ad andarci sabato mattina
– Ah
– Mi sono svegliato presto
– Presto?
– Sì, tipo sei e mezza
– Pazzo!
– Ho fatto una doccia, sono uscito…
– E?
– E niente, alle sette e venti ero davanti all’esselunga.
– Ah, bene.
– No, non bene.
– No?
– No, non hai idea della fila che c’era!
– Beh…
– Cioè, girava tutto intorno al supermercato
– Va beh, potevi metterti in coda
– No, forse non hai capito. La coda…
– Io mi ci sarei messo
– Sì ma arrivava fino a dopo il semaforo, tutto l’isolato…
– Facevi amicizia
– Amicizia?
– Sì, con qualcuno in coda
– Erano per lo più anziani
– E quindi?
– Niente, non mi sembrava il caso
– Tu pensi troppo
– No, Giulio… non hai capito
– Cosa?
– Erano le sette e venti del mattino
– Eh
– Le S E T T E E V E N T I!
– Ho capito
– Che cazzo ci faceva tutta quella gente in coda all’esselunga!?
– La spesa
– Sì ma, tutti di sabato?
– Eh, tu perché eri lì?
– Che c’entra?
– Per fare la spesa, no?
– Sì, per fare la spesa… ma sono tornato a casa
– Si vede che non era così urgente.
– Giulio, non abbiamo quasi più nulla in casa
– Oh, come sei tragico
– No, ti stai mangiando tutto.
– Tutto… qualcosa
– Ieri sera ti sei spalmato la nutella sui pomodori al forno
– Erano da finire
– Cosa?
– I pomodori al forno
– Sì, ma la nutella?
– Boh, ci stava bene
– Giulio, avevi fumato?
– Ovvio
– Ah ecco
– Cosa?
– Niente
– Comunque te l’ho detto, non ti devi preoccupare
– Pensi di farla online?
– No
– Giulio, non ti capisco quando fai così. Piuttosto, dove hai detto che sei stato?
– In giro
– In giro
– Eh, in giro, sì, non devi ripetere tutte le volte quello che dico, si capisce lo stesso.
– Sì ma… da venerdì?
– Perché scusa, che giorno è oggi?
– Mercoledì
– Ah
– Ah?
– Sì, cioè, fammi pensare. Venerdì…
– Venerdì di pasqua.
– Ah, pasqua! Allora sì, sono sceso dalla vicina del secondo piano, ora ricordo.
– E sei stato lì fino ad oggi?
– No, solo il tempo di darle…
– Giulio!
– L’uovo di pasqua!
– Ah, meno male
– Ho deciso che in questo periodo lo chiamo così…
– Giulio!
– Comunque, dopo sono uscito
– Ah
– Avevo bisogno di prendere aria
– Ma non puoi, fanno i controlli!
– Lo so, infatti c’era una pattuglia qua sotto
– Ma che ore erano?
– Boh, saranno state le tre del mattino
– Ah
– Eh, quindi ho fatto finto di dover andare a fare la spesa
– Alle tre del mattino?
– Oh, è stata la prima scusa che mi è venuta in mente
– E ci hanno creduto?
– Sì, cioè no.
– E quindi?
– Quindi gli ho detto di seguirmi!
– E loro?
– Non c’avevano un cazzo da fare…
– Quindi ti hanno seguito
– Eh sì, sono andato fino all’esselunga
– Alle tre del mattino?
– Eh, te l’ho detto… tre e dieci al massimo, toh.
– E quanto sei arrivato all’esselunga ti avranno fatto storie
– No
– Come no?
– No, non mi hanno detto nulla. Anzi, si sono scusati.
– Scusati?
– Certo, per la malafede.
– Ma tu non stavi andando a fare la spesa
– No
– E come hai fatto a convincerli?
– Semplice, mi sono messo in coda.
– In coda all’esselunga?
– Sì, dove se no?
– Alle tre del mattino?!
– Sì, alle tre del mattino di Sabato.
– Ah
– Eh, fortuna che era pieno di anziani…
– Che fortuna sì…
– E poi?
– Poi cosa?
– Poi che hai fatto?
– Ah, niente di che
– Niente di che per cinque giorni?
– Ho fatto la spesa
– Ah
– Eh, te l’ho detto che non dovevi preoccuparti
– Sì, ma dopo la spesa?
– Sono tornato a casa
– Ma non ti ho visto
– Come no?
– No, quando sei rientrato?
– Quando mi hai detto “ciao Giulio”
– Oggi?
– Oggi!
– E la spesa?
– Quale spesa?
– Non hai detto di averla fatta?
– Sì, ma non per noi
– Cioè, ti sei fatto cinque giorni di coda per fare la spesa per qualcun altro?
– Sì
– Ah, è un bel gesto
– Grazie
– E per chi? Uno degli anziani che era in coda davanti a te?
– No, scherzi?
– Ah…
– Per una tipa
– Per una tipa che non conosci?
– Più o meno
– Più o meno?
– Sì
– In che senso?
– Non è proprio che non la conosca
– Ah, e chi è?
– Una…
– Che hai conosciuto in coda?
– No
– Per la ragazza del secondo piano?
– Ma và, ti pare… lei ha già scartato l’uo…
– Sì Giulio, quello mi era chiaro…
– Eh
– Quindi?
– Quindi niente, una tipa.
– Sì, ma perché?
– Ha promesso di mostrarmi le tette se le avessi fatto la spesa
– Ah
– Eh, capisci?
– E te le ha mostrate?
– Non so, ora controllo
– Controlli?
– Sì
– Dove?
– Sulla chat di pornhub.

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